Era una mattinata tranquilla e mi stavo dirigendo in Street Mercury 29, verso il mio solito bar, “Fajitas & ‘Ritas”, per prendere un caffè prima di andare nel mio ufficio. Passando di lì vidi che in nella sala vicina, dove generalmente organizzavano sfilate di moda, c’era molta agitazione. Gente che entrava ed usciva piangendo, altri che facevano telefonate alzando la voce e scuotendo la testa, altri ancora con lo sguardo vuoto fissavano qualcosa per terra. Così decisi di entrare. Restai sconvolta nel vedere sul palco un ragazzo, steso per terra, con sopra la sua testa uno dei riflettori, caduto molto probabilmente dall’alto. Vidi una signora sulla cinquantina fare avanti e indietro con le mani tra i capelli e mi avvicinai a lei dicendole: -Salve, sono l’investigatrice privata Kelly Ockswars, posso chiederle cosa è successo?
Lei alzò il viso dicendo: - Oh, salve, io sono Audry Cleffin, direttrice della sfilata. Questa mattina avevo organizzato una presentazione della nuova collezione degli abiti da cerimonia per la nuova stagione e come sempre avevo individuato alcuni tra i miei modelli per fargli indossare i vestiti. Mentre Grayson stava sfilando, all’improvviso abbiamo sentito un cigolio e subito dopo lo schianto sul povero ragazzo. E’ stato inaspettato e non abbiamo potuto prestargli soccorso anche perché non ci eravamo resi conto di quello che stava succedendo. Io mi guardai un attimo intorno e le chiesi:- Ha già chiamato la polizia o l’ambulanza? Lei mi rispose: - Sì, arriveranno fra 2 minuti - Ha per caso notato qualcosa di strano nei giorni precedenti che pensa possa essere collegato a questo incidente? O ha semplicemente qualcosa da dirmi? La donna smise di piangere e tentennò la testa sospirando - Un giorno sentii Grayson litigare pesantemente con Brittanni, un’altra modella ma decisi di non intervenire sentendo delle cose che mai mi sarei aspettata da lei. Loro non litigavano quasi mai ma quella sera litigarono per quasi un’ora solamente urlando. Sentii un “Come hai potuto? Te la farò pagare Dolan” e sentendo che si stava avvicinando me ne andai - disse concludendo il racconto. Io le chiesi dov’era questa Brittanni e lei mi indicò un camerino. Mi diressi lì e bussaì. Sentendo un “Avanti”, aprii la porta e mi presentai:- Salve signorina Brittanni, sono l’investigatrice privata Kelly Ocksward. Sono qui per il caso di Grayson Dolan. Ho parlato con la signora Audry e mi ha detto che di recente c’è stata una discussione pesante tra lei e il signor Dolan. Mi può dire cosa è successo esattamente? La ragazza alzò la testa verso di me facendo notare grandi occhiaie. Da qui si poteva sentire il tanto profumo che si era messa. Mi guardò e disse:- Salve, so che la direttrice può aver sentito qualcosa ma…non sono stata io! Io sono arrivata proprio quando è successo l’accaduto, prima ero a casa del mio migliore amico perché mi stava consolando e abbiamo ordinato cinese e ci siamo messi a parlare. Non posso essere stata io! Guardi lo scontrino - tirò fuori dalla tasca uno scontrino dove c’era scritta l’ora in cui la ragazza aveva ordinato il cibo. Annuì e dissi:- Okay…perché ha litigato con Grayson? Lei scosse la testa come se fosse delusa e disse: - Grayson era il mio ragazzo da quasi un anno ormai. Un giorno andai nel nostro parco ma lo trovai mentre si baciava con Layla, un’altra modella, nonché mia ex-migliore amica - sospirò e continuò a parlare - Quel giorno avevamo finito la prova dei vestiti e fermai Grayson prima di andare via. Visto che pensavo di essere sola con lui, iniziai a gridargli contro tutto quanto e lui fece una faccia sconvolta, come se non voleva che io lo sapessi. Mi sembra ovvio che non voleva altrimenti non poteva fare il doppiogiochista. Dopo aver litigato con lui me ne andai via furiosa e mi misi a piangere. Chiamai il mio migliore amico che mi venne subito a consolare, poi quando è successo l’accaduto mi ha chiamata la signora Audry e me lo ha detto e io sono venuta di corsa qui. Quando vidi Brittanni piangere a dirotto me ne andai dalla signora Audry per chiedere informazioni su questa “Layla”. Mi disse che sarebbe arrivata tra un po’ e giusto un secondo dopo vidi entrare una ragazza alta, bionda con gli occhi azzurri che, come l’altra modella portava addosso quintali di profumo, ma diverso da quello della signorina Brittanni. Venne verso la signora Audry urlando: -Cosa è successo?!? Dov’è Grayson?- Feci segno a Layla di seguirmi fuori e una volta lì le dissi: - Il signor Grayson è deceduto, mi dispiace. REAZIONE DELLA RAGAZZA - Ma ora vorrei farle delle domande. Signorina Layla era a conoscenza del litigio tra Grayson e Brittanni sul suo tradimento? Lei annuì: - Eravamo al parco, io ero ancora la migliore amica di Brittanni e Grayson…io amavo Grayson ma lui aveva occhi solo per Brittanni così mi feci da parte- disse accennando un sorriso malinconico - In fondo, lei era la mia migliore e non potevo farle questo, ma non essendoci nessuno, decisi di provare a baciarlo. Lui non mi respinse però poi mi disse che non poteva fare questo a Brittanni e se ne andò. Non lo vidi più se non sulla passerella… Annuì e andai verso la scena dell’incidente. Avvicinandomi ai riflettori potei notare un filo per terra, e dei capelli! Capelli biondi! Be’, insomma, Brittanni, la signora Audry e Layla avevano i capelli biondi. Questo non mi aiutava per nulla. Notai anche un’altra cosa. La corda che teneva su il riflettore.. era stata tagliata?! Presi il riflettore ma nel farlo mi tagliai con qualcosa. Girai il riflettore e vidi la punta di una lama uscirne da sotto. Questo non è stato un incidente, ma un omicidio! Allora…i capelli della signora Audry sono ricci mentre questo capello è perfettamente liscio…potrebbe essere stata la signorina Brittanni? Ma perché avrebbe fatto una cosa del genere? Probabilmente se Grayson non era più suo non voleva che fosse di qualcun altro. Avrebbe senso. Ma non ho abbastanza prove, Uhm, solo Brittanni e Audry in quel momento erano con Grayson Mi avvicinai al riflettore notando dei graffi sullo schermo, ma iniziai a sentire anche un forte odore di profumo. Ora so chi è stato! Ma perché? Ci sono! Andai al centro della stanza richiamando tutte e tre le ragazze più la polizia che era arrivata prima. La signora Audry mi disse:- Allora? Che ha da dirci? - Questo non è stato un incidente, ma un assassinio! Ma chi, vi state chiedendo? Ve lo dirò dopo. E forse ho anche capito il perché! Per iniziare ho interrogato tutte e tre, vero? - le donne annuirono - Dopo avervi interrogato, andai sulla scena del crimine, avvicinandomi all’oggetto usato come arma, in questo caso, il riflettore. Avvicinandosi si possono notare chiaramente dei tagli sullo schermo, come se delle unghie affilate come quelle di Brittanni e Layla avessero accidentalmente graffiato lo schermo senza rendersene conto- dissi avvicinandomi al riflettore - invece qui- indicai un punto – si può notare un capello biondo liscio, quindi dal caso escludiamo la signora Audry. Se sentite il profumo che c’è sul riflettore si potrebbe paragonare al profumo di….Layla! dico bene? - La ragazza apparentemente arrabbiata disse:- Ma come si permette?! Le sue sono solo supposizioni! Non ho fatto niente e se l’avessi fatto perché avrei dovuto?? - Signorina Layla avrebbe potuto farlo eccome! Lei ha detto che il signor Grayson l’ha rifiutata per Layla e lei, presa dalla gelosia, ha ideato tutto questo piano. Ha sabotato la corda tagliandola quasi tutta e se vi avvicinate in questo punto, possiamo notare un filo trasparente che era legato dall’altra parte della passerella, in modo tale che quando il signor Grayson avrebbe sfilato sarebbe inciampato nel filo e cadendo non avrebbe fatto in tempo a rialzarsi per evitare il riflettore. Signorina Layla è giusta la mia ricostruzione? Layla cadde in ginocchio piangendo e disse:- Avevo cambiato idea e volevo stringere nuovamente i bulloni del riflettore alloggiandolo correttamente sulla ringhiera. Io non volevo ucciderlo, ma la gelosia ha preso il sopravvento su di me facendomi rendere conto troppo tardi di quello che stavo facendo. - Non è una scusa valida questa! Ha appena commesso un omicidio. Portatela in centrale. La storia la racconterà al giudice non solo a me. Abbassò lo sguardo e la portarono via. La signorina Audry mi guardò e disse:- Non me lo aspettavo da Layla. Spero che abbia quello che si meriti. La ringrazio per quello che ha fatto. - E’ il mio lavoro. Ora vado che devo tornare in ufficio. E’ stato un vero piacere conoscerla Così me ne andai da lì e mi diressi a lavorare su un nuovo caso da risolvere.
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Maggio 2017
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